La rivoluzione grafica di Twitter: profili personali simili a quelli di Facebook.

Avviso a tutti gli amanti di Twitter, o quantomeno a quelli che preferiscono il Social Network dell’uccellino blu a Facebook e agli altri Social.

E’ infatti in via di sdoganamento una nuova versione del profilo personale che aggiorna graficamente la vostra pagina e la rende più impattante e molto simile alla pagina personale di Facebook.

Il restyling prevede un utilizzo maggiore delle fotografie, in particolare quella che diventerà la cosiddetta testata che potrà essere ulteriormente personalizzata rispetto a quella attuale.

E poi maggiori funzionalità relative ai tweets, con la notifica di quelli che hanno riscosso più interesse o che sono stati ritweettati e con una collocazione nella pagina più visibile.

Inoltre si potrà sceglie quali “timelines” visualizzare relative ad altri utenti e follower e la possibilità di selezionare solamente i tweet contenenti un’immagine o un video e quelli che l’utente ha indicato come preferiti.

La struttura della nuova pagina prevede lo sviluppo dei tweet e delle varie conversazione nella colonna centrale, in quella di sinistra ci saranno le informazioni personali dell’utente e in quella di destra i suggerimenti sui nuovi follower da seguire e le tendenze del momento.

Per me, un bel salto in avanti. Graficamente e concettualmente.

La nuova impostazione del profilo è attualmente riservato ad un piccolo gruppo di utenti, ma nelle prossime settimane le nuove funzionalità verranno estese automaticamente a tutti gli utenti di Twitter.

Nella foto la schermata del nuovo profilo Twitter di Michelle Obama, la First Lady degli Stati Uniti.

Parte oggi la Settimana dell’alfabetizzazione digitale con protagonisti gli over 60.

Promossa come sempre dalla Fondazione Mondo Digitale, ritorna a grande richiesta l’iniziativa Tutti su Internet, ovvero la Settimana dell’alfabetizzazione digitale dedicata agli internauti “adulti” e in special modo agli over 60. In sostanza ai non nativi digitali.

Il tema dell’edizione di quest’anno, la nona, sono i nonni artigiani, che saranno invitati a confrontare le loro esperienze di lavoro “analogiche” con quelle “digitali” degli studenti. Il tutto in un’ottica di “ saper fare e saper insegnare”.

Quest’anno Tutti su Internet coinvolgerà ben 17 regioni che apriranno ai cittadini le aule di informatica di 107 scuole, di ogni ordine e grado. E in cattedra saliranno appunto gli over 60, che spiegheranno le regole base per creare lavoro attraverso l’utilizzo di computer e internet.

Da oggi e fino all’11 aprile compreso, tenete d’occhio le aule di informatica delle principali scuole di Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto, Trentino.

Per maggiori informazioni visitate il sito www.mondodigitale.org dove troverete orari e modalità di apertura delle scuole che partecipano all’iniziativa e le differenti declinazioni territoriali del progetto `Nonni su Internet´, in Italia e in Europa.

Foto da www.mondodigitale.org

Turchia: Erdogan blocca Twitter.
Il popolo della rete si ribella.

Il popolo turco dei Social Network è in subbuglio da ieri, quando il premier Erdoğan ha imposto un provvedimento restrittivo nei confronti di Twitter, di cui è stato disposto il blocco in tutto il Paese.

Il più arrabbiato di tutto è il presidente Abudallah Gul, che ha scelto proprio il Social Network dell’uccellino per postare una serie di messaggi che condannano il provvedimento, augurandosi un rapido annullamento della restrizione. Scrive Gul su Twitter: “Il bando dei social media è inaccettabile e spero che questa misura non duri molto” (foto)

Su Twitter, ovviamente, è già partito l’hashtag #TwitterisblockedinTurkey.

Erdoğan aveva da poco criticato i Social Network per aver diffuso a febbraio alcune intercettazioni telefoniche che lo accusavano di essere invischiato in un grosso scandalo di corruzione.

Erdoğan aveva negato di essere coinvolto nella vicenda aggiungendo che le registrazioni che lo accusano erano false e creato con il solo intento di incastrarlo.

Twitter sta tentando di fare luce su quanto successo; e la sua divisione “Policy” ha pubblicato alcuni tweet dirette agli utenti turchi con le istruzioni su come continuare ad utilizzare Twitter attraverso gli sms.

La comunicazione turistica sulla rete, in vista di EXPO2015, è indietro. C’è ancora molto da fare. Che aspettiamo?

La mattina di giovedì 13 febbraio, sono stato a Palazzo Isimbardi a Milano, sede della Provincia, per l’evento La Comunicazione turistica ai tempi dell’EXPO evento organizzato da Mediastar.

L’evento era rivolto a coloro che possiedono un’attività turistica (o ludica) a Milano e dintorni e il compito dei relatori era di illustrare cosa fare per migliorare la loro comunicazione in vista dell’EXPO 2015.

Ero molto curioso di sentire cosa si dice (e si promette) in giro sul tema legato alla comunicazione turistica, specialmente quella fatta sulla rete. che poi è l’argomento principale di questo blog.

In genere a questo tipo di eventi si va per capire se c’è davvero qualcosa di nuovo da assorbire e sostanzialmente per non restare indietro, anche perché la rosa dei relatori (foto) era promettente: Alessandro Papini, Direttore della Comunicazione della Provincia di Milano, Massimo Giordani dell’Osservatorio Unicom, Carla Solari di Convention Italia, Roberto Locatelli di Plus Communication e Alessandro Mazzù, web marketing specialist di Qadra.

La nota dolente arriva però subito: durata di ciascun intervento, 10 minuti.

Ora, spiegatemi come si fa in dieci minuti a raccontare, nel caso di Mazzù, come fare web marketing e social marketing per un’attività tipo un hotel milanese o un ristorante in Brianza. Onore quindi a Mazzù che ci ha, perlomeno, provato.

Molte le cose dette ma, come succede quando si ha poco tempo, ridotte all’osso quelle davvero interessanti e costruttive. A un certo punto ho anche sentito questa frase: “Per essere presenti sui motori di ricerca basta avere un sito internet…”. Fosse così facile…

Tra le cose interessanti invece, ne ho appuntate alcune che voglio condividere con voi.

Carla Solari, nel suo intervento, ha parlato dell’importanza dello storytelling nel turismo: viaggiare e fare vacanza è diventato, oggi, prima un’esperienza da vivere e successivamente da raccontare.
In sostanza, lo storytelling è lo sviluppo dell’ormai (quasi) logoro testimonial pubblicitario.

Come dare torto a Carla? E come non darle ragione, purtroppo, quando dice che ci sono alcune regioni italiane (troppe, aggiungo io) che hanno scoperto solo da poco dell’esistenza di EXPO2015.
Questo è gravissimo, e la causa di ciò non è solo da addossare ad un eventuale scarso livello di diffusione dell’evento EXPO al di fuori della Lombardia.

Del già menzionato intervento eroico di Alessandro Mazzù, napoletano specialista di web marketing in gita a Milano, ricorderò il suo tifo spassionato per lo strumento blog. Secondo lui tutte le società che ruotano intorno al turismo dovrebbero averne uno. Parole sante, che io vado sostenendo da anni.

Divertente Mazzù quando si lamenta dello scarso numero di hotel italiani che offrono il wi-fi gratuito: “Se non c’è la connessione internet gratuita cosa dirò ai miei amici su Facebook e Twitter a proposito di quell’albergo milanese in cui ho dormito?”.

Ma l’intervento più interessante, almeno per me, è stato quello di Massimo Giordani di Unicom Italia che ha presentato i dati davvero allarmanti di un’indagine del 2012 (2012!) relativa ai Musei italiani.

In Italia ci sono 103 milioni circa di visitatori all’anno di musei italiani. E solo il 50 per cento di questi musei, grandi o piccoli che siano, ha un sito internet. Dato drammatico se si considera che, sempre secondo l’indagine, nel 2012 addirittura il 75% dei coreani utilizzava lo smartphone per prenotare un viaggio in Italia.

Questo dato fa pensare a quanto ancora c’è da fare, in Italia, dal punto di vista della comunicazione sulla rete. Che aspettiamo?

Ecco nella foto qui a fianco la sintesi, che condivido totalmente, di Massimo Giordani.

E che riassumo anche a parole:

La comunicazione è la madre di tutti i business. Impariamo a comunicare con gli strumenti che tutto il mondo sta imparando ad utilizzare in modo pervasivo.

Promettente, infine, la chiosa del Direttore della Comunicazione della Provincia di Milano Alessandro Papini: “Milano non può fallire. E non fallirà.

Speriamo, aggiungo io.

In un futuro molto prossimo Google ospiterà tra le ricerche anche i risultati di tre motori concorrenti.

La notizia è di quelle forti: l’Antitrust Europea ha (quasi) convinto il colosso di Mountain View Google ad ospitare nelle sue pagine di ricerca e di servizi, i risultati di tre suoi concorrenti.

L’ha annunciato il commissario UE  Joaquin Almunia, che puntualizza: “La mia missione è di proteggere la concorrenza e di beneficiare i consumatori, e non i concorrenti”.

Prima, però, Almunia dovrà sentire il parere dei concorrenti di Google interessati alla questione. Big G, in questo modo, eviterà l’arrivo di pesantissime sanzioni dalla Commissione Europea.

I servizi dei tre concorrenti saranno selezionati in modo oggettivo, e saranno presentati sulla rete in modo chiaramente visibile agli utenti, in modo da poter essere comparato al modo in cui Google stesso espone i suoi servizi.

Continua Almunia. “Senza impedire a Google di migliorare i suoi servizi, il rimedio fornisce agli utenti una scelta reale tra servizi concorrenti mostrati in modo da poter fare un paragone, in modo che stia a loro fare una scelta”.

Il principale scopo dell’operazione, infatti, è quello di incoraggiare Google e i suoi principali rivali ad innovare e migliorare la loro offerta.

Google, inoltre, rimuoverà la “clausola di esclusiva” dagli accordi con coloro che forniranno servizi di ricerca pubblicitaria. A controllare tutto ci sarà un organismo di monitoraggio indipendente che dovrà assicurare che Google applichi in pieno i propri impegni.