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Negli Stati Uniti la pubblicità su Google supera quella sulla carta stampata.

La notizia è da segnare col pennarello rosso, soprattutto per quelli come me che hanno iniziato a lavorare quando internet ancora non esisteva. La pubblicità su Google ha superato quella sulla carta stampata, parliamo ovviamente di United States Of America, ma presto succederà anche da noi. E quindi le nuove tecnologie hanno nuovamente avuto la meglio sulle vecchie, storia già sentita spesse volte.

Nel primo semestre del 2012 la pubblicità sul principale motore di ricerca al mondo ha raggiunto i 20,8 miliardi di dollari di ricavi, mentre la somma dei mezzi di comunicazione sulla buona vecchia carta ( in USA) ha raccolto 19,2 miliardi. E’ la conferma della costante crescita di Google nel mercato della pubblicità online, l’ennesimo segnale rivolto a quelle aziende ancora scettiche che non credono nella comunicazione sulla rete.

Adesso manca solo l’ultimo sorpasso, quello sulla televisione, e Google balzerà in testa a tutti gli investimenti sui media. La data è vicina.

Una nota tecnica: i dati raccolti, elaborati dalla società di ricerca Statista, non calcolano i ricavi pubblicitari generati dai siti Internet dei vari organi di stampa statunitensi. Il confronto tra Google e la carta, sottolinea quindi  Statista, non è “alla pari” visto che Google opera a livello mondiale.

Resta comunque un segnale da tenere in forte considerazione.

Facebook, si cambia: la timeline su due colonne non è piaciuta agli utenti.

Ogni tanto sbagliano anche i grandi.

E’ successo a Mark Zuckerberg che ha dovuto fare marcia indietro sulla sua idea del Diario (Timeline) a due colonne sulle pagine di Facebook.

Già si era sollevato un polverone tra gli utenti quando l’ideatore di Facebook aveva deciso di introdurre  la novità del Diario stesso.

Adesso, dopo che il popolo di Facebook si era ormai rassegnato alla novità, è partita la protesta sul passaggio del Diario da una a due colonne. E stavolta pare che Zuckerberg abbia accettato il parere della gente. Dunque, il social network più famoso del mondo, potrebbe tornare alle origini, riportando la Timeline delle pagine a una colonna.

La notizia è apparsa su Mashable, secondo il quale lo staff di Zuckerberg starebbe testando un nuovo layout grafico delle pagine Facebook degli utenti con un unico spazio a sinistra per i post, e il conseguente spostamento sulla destra dello spazio dedicato agli amici e alle applicazioni. A differenza del formato attuale su due colonne che prevede i post e le notizie sui due lati della pagina, cosa che, a detta di molti utenti, è dispersiva e costringe a guardare sia a destra che a sinistra aumentando la difficoltà di fruizione della pagina.

La protesta degli utenti si è addirittura ritorta contro Zuckerberg che si è visto creare una pagina Facebook  dal nome “Odio la Timeline di Facebook e voglio cambiarla subito” che ha scatenato immediatamente il “mi piace” di migliaia di persone.

Mashable anticipa anche che la nuova veste delle pagine Facebook sarà ispirata al vecchio look, con i post più in evidenza a centro pagina con la relativa emarginazione di amici, aggiornamenti e applicazioni  che avrebbero uno spazio minore.

Però non si sa ancora nulla di preciso sulla data di (ri)lancio del Diario di Facebook.

Vecchie forme di comunicazione che funzionano ancora. O no?

Cernusco sul Naviglio, nei pressi della stazione della metropolitana. Mi imbatto in questo volantino appeso ad un cartello stradale in un posto strategico dove passano centinaia di persone e di pendolari. L’autore del messaggio (che non è Tiscali, come pensate, ma una società locale di telefonia) in barba a internet, ai Social e alle nuove forme di comunicazione sulla rete, ha deciso di utilizzare la più antica forma di pubblicità. Funzionerà? Credo di si, e lo dico contro i miei attuali interessi di business. Però se il committente avesse anche una pagina Facebook per dire la stessa cosa, sarebbe ancora meglio.

Succede su Facebook.

Facebook, si sa, è un porto di mare. Puoi trovare di tutto, anche una pagina tipo questa qui sotto.

E comunque, l’idea sembra funzionare, visto che ha raggiunto i quasi 2000 “mi piace”. E a proposito di “mi piace”, è di qualche giorno fa la pubblicità a pagina intera sui principali quotidiani italiani di Radio Italia che annunicava il raggiungimento di un milione di amici su Facebook.

Terza e ultima cosa, volevo segnalarvi il caso di Yoox, il famoso sito di e-commerce, che per qualche giorno ha violato le regole di Facebook, pubblicando nella sua pagina un’immagine di copertina contenente un’offerta promozionale. Su Facebook, per chi non lo sapesse, non si può. Sui social si è scatenata la bagarre e Yoox ha modificato la cover della sua pagina. Cose che succedono solo su Facebook.