Ben tornati a tutti. A proposito di vacanze, voglio segnalarvi il blog di viaggio del mio amico e collega Roberto Fuso Nerini. Il blog si chiama Travelling Fuso ed è un perfetto esempio di come si possa utilizzare un blog (in questo caso su WordPress) per raccontare una vacanza. Roberto (in viaggio con la moglie Barbara) è appena tornato dalla Baja California, Mexico e ha raccontato per filo e per segno le loro quotidiane avventure. Si legge sulla pagina di presentazione del blog: “Questo blog nasce per raccontare la passione per i viaggi e per lasciare traccia di una nuova esperienza che sta per iniziare.”
Roberto ha uno stile di scrittura molto piacevole e ironico ed è stato appassionante seguirlo in ogni suo spostamento. Siccome anche lui si occupa di web marketing come me, non ha fatto a meno di scrivere un post sul costante successo che sta avendo TripAdvisor, anche in terra messicana. Leggete cosa scrive Roberto su TripAdvisor:
Ossessione TripAdvisor. Tutti ne parlano. Ovunque se ne parla.
E’ stato uno dei tormentoni della nostra estate messicana.
Bed and breakfast, ristoranti, locali. La domanda alla fine (spesso all’inizio) era: “come ci avete conosciuti e soprattutto scelti”?
Fino a due anni fa l’ovvia risposta sarebbe stata, Lonely Planet. Oggi, TripAdvisor. Ed è la risposta che tutti si aspettano.
Lo score e il ranking su TripAdvisor sono l’obiettivo. E il risultato di eccellenza (da 4 punti, 4 e 1/2 in su) esibito in bella vista con gli attestati personalizzati.
Le conseguenze?
Lo sforzo per elevare e mantenere alto il livello della reputazione on-line si traduce in vantaggi immediati per l’utente: attenzione al servizio, pulizia, qualità dell’offerta, gentilezza, diversificazione (a volte anche solo in piccoli dettagli) dai concorrenti.
Spesso, in maniera un po’ “ruffiana”: richieste esplicite di commenti positivi o attenzioni particolari per ottenerli. Un ristorante di San Josè del Cabo, alla nostra dichiarazione su come lo avevamo scoperto, ci ha portato e offerto un complimentary dessert. Casuale?